Una sorpresa senza fine
La Galleria di Napoli è uno dei meravigliosi luoghi della città recentemente riscoperti
La prova più evidente che Partenope non finisce mai di stupire
La cavità sotterranea è situata al di sotto della Collina di Pizzofalcone (nelle vicinanze del Palazzo Reale) nel centralissimo Quartiere San Ferdinando.
Con decreto del 19 febbraio 1853 Ferdinando II di Borbone commissionò all’architetto Errico Alvino un lungo traforo sotterraneo che collegasse il Largo della Reggia (l’odierna Piazza Plebiscito) a Piazza della Vittoria. L’infrastruttura rientrava nell’ambito delle opere pubbliche con finalità prevalentemente difensive e militari: doveva, sostanzialmente, costituire una rapida via di fuga verso il mare in caso di tumulti ed un veloce collegamento per i soldati di stanza nelle Caserme di Chiaia.
I lavori cominciarono immediatamente ma alcuni fattori costrinsero a rivedere il progetto rispetto a quello originale.
La Galleria fu inaugurata il 25 maggio 1855. Lo scavo, tuttavia, non fu mai definitivamente ultimato a causa di problemi di natura morfologica e per le vicissitudini politiche e sociali che riguardarono Francesco II delle Due Sicilie.
Il percorso, nel secolo successivo, venne quasi abbandonato, fino a quando durante la Seconda Guerra Mondiale alcuni ambienti furono adoperati e allestiti come Rifugio antiaereo dal Genio Militare.
Dopo il conflitto l’area fu utilizzata per scopi non in linea con la sua grandissima importanza architettonico-ingegneristica.
La struttura, negli ultimi anni, è tornata all’attenzione del grande pubblico e dei geologi e, grazie all’Associazione Culturale Borbonica Sotterranea, il sito è stato aperto al pubblico a partire dal 29 Ottobre 2010.
Villa Signorini è un punto di partenza ideale per chi voglia partire all’esplorazione del magico territorio napoletano
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Villa Signorini: La Raffinata Arte del Ricevere