Il complesso ripropone l’originaria vocazione museale assunta dalla Reggia fin dalle origini e per circa un cinquantennio dopo la sua fondazione: quella di sede delle raccolte di antichità provenienti dagli scavi di Ercolano, Pompei e Stabia.
L’istituzione in analisi fu inaugurata nel 1758 per volere di Carlo di Borbone. All’epoca si trattava di un ente unico nel suo genere sia per la quantità e la qualità dei reperti qui presenti che per le attività di studio e di restauro che vi si svolgevano.
Con la fuga di Ferdinando IV a Palermo, durante la Rivoluzione di Napoli del 1799, la collezione si disgregò. In fasi successive, la maggior parte della raccolta fu trasferita all’odierno Museo Archeologico Nazionale. Alcuni spazi del Palazzo Reale vesuviano consentono, oggi, di ricostruire l’originario contesto storico artistico e architettonico del piano nobile, degli atri e degli scaloni monumentali di accesso.
Di recente, nel 2006, è nata l’idea di servirsi delle moderne tecnologie per riproporre l’immagine originaria degli ambienti ed il clima culturale nel quale esso si formò.
Fonte: Herculanense Museum – MUSA