Un complesso universalmente riconosciuto come uno dei più belli di Napoli
La Chiesa dei Girolamini (o Gerolamini) è un Edificio Monumentale partenopeo, in Stile Barocco e di Tipo Basilicale, dall’immenso valore storico. San Filippo Neri, come è anche conosciuto l’Edificio Sacro in analisi, vanta, al suo interno, una notevole collezione. Per queste ragioni, la Struttura Sacra, insieme all’annesso Convento, è considerata come uno dei tesori della metropoli campana. La Domus Aurea partenopea, titolo dovuto alle decorazioni in oro, marmi e madreperla, vanta anche una prestigiosa Quadreria (la prima pubblica della città, ndr), da una ricca Biblioteca, da due magnifici Chiostri e dell’Oratorio dell’Assunta. Nel 1866 il suo immenso valore fu riconosciuto anche dallo Stato che la dichiarò Monumento Nazionale.
L’Edificio (dedicato alla Natività di Maria ed a tutti i Santi) vide la luce nel 1586 con l’insediamento nel centro meridionale di ordini religiosi provenienti dalla Chiesa di San Girolamo della Carità di Roma. Il tutto era costituito, in origine, da un Palazzo Sacro di dimensioni ridotte rispetto all’attuale. Assunse, poi, le sembianze attuali a partire dal 1592 anche se vide crescere esponenzialmente il proprio valore nel Seicento, Settecento ed Ottocento quando furono realizzati anche importanti interventi. La consacrazione avvenne nel 1658 mentre il suo completamento (almeno in relazione alla Facciata Esterna) è datato 1780.
Per quanto riguarda l’aspetto architettonico, il prospetto principale è su Largo dei Girolamini, lungo Via dei Tribunali. La Parte Superiore è caratterizzata da un Finestrone Rettangolare sormontato da un Timpano Triangolare. Di grande bellezza è, poi, la Cupola che fu eretta a metà del XVII Secolo da Dionisio Lazzari, poi demolita e ricostruita nel corso dell’Ottocento.
L’Interno, invece, presenta una pianta a Croce Latina suddivisa in tre Navate per mezzo di dodici colonne di granito dell’Isola del Giglio. Il Soffitto a Cassettoni, gravemente danneggiato dai bombardamenti del 1943, venne decorato nel 1627 dai napoletani Marcantonio Ferrara, Nicola Montella e Giovanni Iacopo De Simone con La Gloria di San Filippo e La Madonna della Vallicella. La Navata è affrescata lungo le Arcate con immagini di santi, eseguiti nel 1681 da Giovan Battista Beinaschi. Le Cappelle Laterali, undici per la precisione, sono decorate da artisti di estrazione toscana e napoletana. Presenti, inoltre, lavori anche di esponenti della Scuola Romana ed Emiliana.
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