Le Mura Greche di Piazza Bellini

Le Mura Greche di Piazza Bellini

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Le Mura Greche si dispongono lungo i margini del pianoro su cui sorgeva la città antica ed erano protette da valloni naturali che circondavano l’abitato e costituivano dei veri e propri fossati difensivi. Queste fortificazioni avevano creato per Neapolis fama di inespugnabilità, confermataci dalle fonti storiche sia riguardo alla Guerra Annibalica (218-202 a.C.), sia durante il conflitto Greco-Gotico (VI Secolo d.C.).

I blocchi, in particolare, venivano estratti da una vasta cava che si trova nell’area di Poggioreale. Quest’ultima è stata individuata, casualmente, nel 1987 in seguito ad un cedimento avvenuto al di sotto del piazzale antistante la Chiesa di Santa Maria del Pianto. La zona, che era stata ostruita da un franamento, presenta già segnate, lungo le pareti, le strisce orizzontali corrispondenti all’altezza dei blocchi e, cosa ancora più sorprendente, i caratteristici segni alfabetici graffiti utilizzati dai cavatori dell’epoca. Il tracciato delle Mura, nonostante le ampie e gravi distruzioni registratesi nel corso dei secoli, ancora si conserva ed è riconoscibile per lunghi tratti tanto da essere oramai ben conosciuto nelle sue grandi linee.

Sono state riconosciute due fasi principali per l’edificazione del sistema in analisi. La prima di queste (databile VI Secolo a.C.), si distingue per l’impiego di tufo grigio granuloso e per la tecnica in ortostati. Il secondo periodo costruttivo è caratterizzato, invece, dall’uso di tufo giallo compatto e blocchi sistemati in assise piane. Scavi recenti, inoltre, hanno anche individuato rifacimenti del circuito difensivo databili al III secolo a.C..

I resti più importanti si trovano sparsi per il Capoluogo Campano e sono situati, più nello specifico, a Forcella, a Piazza Bellini, Piazza Cavour e Piazza Calenda. Diverse Porte garantivano l’accesso alla Polis. Fra queste, a settentrione, c’era (e c’è ancora) Porta San Gennaro mentre a meridione, al centro di Via Mezzocannone, sorgeva Porta Ventosa o Licinia.

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